Matteo Berrettini si ritira dagli Internazionali Bnl d’Italia. “Non sono pronto per giocare a Roma, spero di esserlo per Parigi”, dice il 28enne in una conferenza stampa
Dopo Jannik Sinner, un altro beniamino del pubblico di casa si cancella dal tabellone principale: “Non riuscirò a giocare a Roma, ho provato a fare di tutto. Non sono semplicemente pronto per competere e rischio di farmi male e stare fermo, ed è l’ultima cosa che voglio. Ho dovuto mettere da parte il cuore con quello che voglio fare a quello che devo fare. Mi sembra di aver già vissuto questa cosa. Spero che il 2025 per Roma sia l’anno buono”, dice. “Nella mia testa è difficile, se non ci fosse stato il mio team…Quando rientrerò? E’ difficile da dire, spero prima di Parigi o per Parigi. Mi serve allenarmi, rientrare con ritmo, con i passi che è giusto fare. Non sono lontanissimo ma non sono pronto per domani”, ribadisce.
“Cosa mi sento? E’ difficile da spiegare. Non è un trauma, è la sensazione che potrebbe succedere qualcosa che non sono pronto. Ho preso medicinali che mi hanno debilitato e non mi sento pronto. Io questo torneo lo voglio giocare per essere competitivo e vincerlo, per la mia storia e perquello che sto provando a combattere. Non c’è niente di rotto, solo grandissima tristezza, è il torneo che mi ha fatto scegliere questo mestiere e sono tre anni che me lo portano via, provo solo tristezza per la mancata partecipazione”, dice ancora.
Il 2024 di Matteo
Berrettini sta cercando la condizione migliore dopo un lungo periodo di stop per problemi fisici tra la fine del 2023, chiuso agli Us Open con una distorsione alla caviglia a inizio settembre, e l’inizio del 2024. Il romano ha aperto la sua stagione a Phoenix, arrivando in finale nel Challenger in Arizona a marzo. Nel Masters 1000 di Miami, sul cemento, è stato sconfitto al primo turno dallo scozzese Andy Murray. Quindi, lo squillo a Marrakech: sulla terra rossa in Marocco, l’azzurro ha trionfato conquistando il titolo. A Montercarlo, nel Masters 1000, eliminazione immediata. Ora, a Roma, il nuovo stop. ADNKRONOS