Gita di classe a Milano ma solo per chi ha la media almeno del 7 e dell’8. È accaduto nella scuola media Tommaseo, istituto del centro di Torino
La classe, composta da giovani studenti di 14 e 15 anni, aveva partecipato al progetto “Riconnessioni” cimentandosi con la creazione di un podcast. Sono stati diversi i momenti in classi in cui gli studenti hanno scoperto come ideare e realizzare il supporto digitale. Da progetto però lo step successivo era andare in gita a Milano, nella redazione di Radio24 dove però c’era il limite di 15 studenti. Così, una docente ha optato per selezionarli con il criterio del voto, almeno 7 o 8 di media, e che non avessero sanzioni disciplinari.
Un imbuto che ha quindi lasciato fuori gli altri ragazzi della classe, tra cui studenti con disturbi dell’apprendimento e disabilità, suscitando le perplessità dei genitori: “Perché escludere i più fragili? Come lo spieghiamo ai nostri figli?” si domandano alcuni di loro.
Per chi è rimasto in classe, in parallelo, sono state organizzate una serie di attività del progetto ma per i genitori non è stato abbastanza e c’è chi parla di esclusione.
«Usare i voti come criterio potrebbe essere stato un errore di cui non sono responsabile ma i voti rispecchiano un particolare coinvolgimento e interesse dei ragazzi inoltre la docente che ha optato per questo metodo è di sicuro tra le più inclusive dell’istituto», spiega la dirigente Lorenza Patriarca, che è anche consigliera Pd in Comune e presidente della commissione Istruzione.
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