Una bambina è morta a causa del caldo estremo a Rafah, mentre l’aumento delle temperature aggrava la crisi igienico-sanitaria per oltre 1,7 milioni di sfollati interni privi di alloggi adeguati e di beni di prima necessità. La notizia è stata data dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), in un contesto di crescente preoccupazione per le condizioni delle persone che vivono a Gaza.
L’allarme viene lanciato mentre le spedizioni di aiuti a Gaza da Cipro sono riprese venerdì sera, ha detto una fonte cipriota, con una nave che trasporta cibo all’enclave palestinese assediata, dopo una pausa seguita all’uccisione di sette operatori umanitari da parte di Israele.
La ong World Central Kitchen (Wck) ha sospeso gli aiuti per rivedere la propria attività nella Striscia dopo l’attacco di inizio aprile, bloccando le spedizioni dirette a Gaza da Cipro. Una piccola nave mercantile ha lasciato il porto di Larnaca venerdì notte con gli aiuti donati dagli Emirati Arabi Uniti, ha detto alla Reuters la fonte cipriota. ANSA
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