Kiev aveva convinto gli Stati Uniti a fornire 31 carri armati Abrams nel gennaio 2023 al costo di 10 milioni di dollari ciascuno
Si fa sempre più drammatica la situazione al fronte per l’Ucraina. Quattro centrali termoelettriche hanno subito gravi danni in un attacco lanciato dalla Russia nella notte tra venerdì e sabato, in cui si contano anche delle vittime, ha riferito il gruppo DTEK, gestore degli impianti, secondo quanto scrive Ria novosti.
“Ancora una volta il nemico ha bombardato massicciamente gli impianti energetici dell’Ucraina. Nell’attacco della notte scorsa sono state danneggiate quattro centrali termoelettriche DTEK. Sfortunatamente ci sono delle vittime, secondo le informazioni preliminari (…) Le attrezzature aziendali sono state gravemente danneggiate”, ha scritto il gestore sul canale Telegram.
Dal 22 febbraio 2024, secondo DTEK, le sue centrali termoelettriche sono state attaccate più di 170 volte. Il ministro ucraino dell’Energia, Galushchenko, ha riferito che la notte scorsa sono state attaccate infrastrutture energetiche nelle province di Dnipro, Ivano-Frankovsk e Lviv.
Anche dal punto di vista bellico arrivano brutte notizie
Le forze armate ucraine sono state costrette a ritirare i carri armati Abrams dal campo di battaglia a causa della loro vulnerabilità ai droni russi. I droni infatti tracciano i movimenti dei veicoli corazzati e li attaccano. La notizia è stata confermata da un deputato della Verkhovna Rada, Maksym Buzhansky: “La natura della guerra è cambiata e i veicoli corazzati del valore di milioni diventano facile preda di un drone che costa poche migliaia di dollari”.
Kiev aveva convinto gli Stati Uniti a fornire 31 carri armati nel gennaio 2023 al costo di 10 milioni di dollari ciascuno, perché considerati vitali per la possibilità di sfondare la linea del fronte russo. Ma da allora, cinque Abrams sono già stati persi in guerra. L’ammiraglio Christopher Watson Grady, vice presidente del Joint Chiefs of Staff degli Stati Uniti, ha reso noto che le forze armate statunitensi e ucraine stanno lavorando insieme per trovare un modo per utilizzare i carri armati Abrams “in un ambiente cambiato”. www.liberoquotidiano.it