“La Meloni oggi ha disegnato un’idea di un’Europa che si disgrega, che non ha un esercito comune, dove Orban mantiene il diritto di veto, dove l’Europa ha delle nazioni, dove ci si lamenta sempre di quello che l’Europa non fa ma non si danno i poteri all’Europa per farlo. È un pericolo, il disegno che ha Meloni sull’Europa è un pericolo e mi sembra un segno di regresso importante rispetto a un percorso che io speravo la portasse a essere una conservatrice consapevole ed europeista. Invece no, è rimasta quell’idea di Fratelli d’Italia di partito antieuropeo e per definizione un partito antieuropeo è un partito antitaliano”.
Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda, commentando le parole di Giorgia Meloni, a margine della presentazione della candidatura di Cuno Manfusser nelle liste di Azione. “Non capisco come l’idea di Europa dei popolari e quindi di Tajani possa essere compatibile con l’idea di Europa della Meloni e di Salvini: Salvini e Meloni, l’Europa la vogliono distruggere. Tajani cosa vuole fare?”, ha aggiunto.
“Io penso che vadano esclusi i conservatori, anche alla luce di quello che ha detto oggi la Meloni, mi pare che i conservatori non possano far parte di una Europa che cresce, devono essere tenuti ai margini. E lo dico con grande dispiacere perché vuol dire che la Meloni questo percorso non l’ha fatto. Come non riesce a dire sono antifascista, non riesce a diventare europeista e così l’Italia sarà ai margini dell’Europa”, ha concluso. ASKANEWS