Bonelli, Fratoianni, Ilaria Salis e l’illusione dell’immunità

Ilaria Salis

Il regime delle immunità previsto per i parlamentari europei vale per i reati commessi dopo la loro elezione, non prima

di Augusto Sinagra – Nonostante guerre cruente in corso in Ucraina e in Medio Oriente che espongono al rischio concreto di una terza guerra mondiale; nonostante i gravissimi problemi economici e sociali che affliggono l’Italia e nonostante la previsione (ma questo sarebbe un evento molto positivo) di uno sfascio imminente della Unione europea ormai ridottasi ad una congrega di usurai e grassatori, il dibattito politico in questa sventurata Nazione è incentrato sulla nota (agli Uffici giudiziari e di Polizia) Ilaria Salis, giustamente detenuta in Ungheria dove è imputata di gravissimi reati.

L’ineffabile coppia Fratoianni-Bonelli non ancora sufficientemente contenti di quel che hanno combinato con l’altrettanto noto Soumahoro Abubakar (quello che sostiene il “diritto all’eleganza” – di sua moglie, con i soldi dello Stato italiano – come un diritto fondamentale della persona umana), hanno ora deciso di candidare per “Alleanza Verdi e Sinistra” (AVS) la Ilaria Salis per il Parlamento europeo come capolista nel Collegio elettorale Nord-Ovest in Italia.

Non per la Ilaria Salis, ma per il bene della Patria, ci si augura che AVS non raggiunga il quorum necessario (4%) per accedere al Parlamento europeo. Per quanto riguarda la Ilaria Salis, esigenze di serietà e di rispetto per le Istituzioni, oltre che per le Vittime, suggeriscono di sperare che non venga eletta. Ci basta Soumahoro Aboubakar.

Ma il bello è che il Signor Fratoianni e il geometra Bonelli tentano in questo modo di ottenere la remissione in libertà di questa aggraziata fanciulla che tanto onore fa all’Italia e all’Europa tutta.

Il problema non è soltanto che le Autorità magiare non la rimetteranno in libertà. Per quale ragione? Perché ovviamente e saggiamente se ne strafottono non solo di Fratoianni e Bonelli ma soprattutto perché sanno molto bene (ma non lo sanno Fratoianni e Bonelli i quali vivono nella loro beata sconoscenza della normativa europea) che il regime delle immunità previsto per i parlamentari europei vale per i reati commessi dopo la loro elezione, non prima.

Le Autorità magiare sanno pure che, a tutto ammettere, l’immunità è prevista solo per i fatti e le opinioni espresse nell’esercizio del mandato parlamentare. Non per altro.
A ciò si aggiunga che l’immunità parlamentare europea è esclusa nel caso di flagrante delitto che è esattamente ciò che viene contestato alla inverosimile Ilaria Salis.

Se proprio si vuole dare un premio alla fanciulla per le sue gesta, proporrei una cassetta di pesche e un caciocavallo.
La fanciulla danubiana e il suo attivissimo babbo se ne facciano una ragione, prendano coscienza della realtà, non tentino scorciatoie peraltro inesistenti, e si acquietino sull’inevitabile destino della fanciulla in questione che soggiornerà molto a lungo là dove scorre il Danubio.

AUGUSTO SINAGRA