Appalti gonfiati e ufficiali dell’Esercito sotto ricatto, dopo i favori con escort e festini
di Antonio Amorosi per www.affaritaliani.it – “Questa festa la facciamo solo io e te con tanta gnocca?”, dice l’imprenditore reggiano Enrico Benedetti. Si tratta di un “festino da sottoufficiali” con “tanta gnocca”, scrivono gli inquirenti dettagliando l’audio dell’intercettazione dove l’imprenditore, capo di ESA Spa, società con sede a Bibbiano, parla al colonnello dell’Esercito italiano Luca Corrieri.
Il festino serve a preparargli un evento di addio, visto il trasferimento dell’ufficiale a Roma ma non è un caso isolato. In quel momento Corrieri è al Comando dello stabilimento militare Ripristini e Recuperi del munizionamento di Noceto di Parma. La “gnocca” invece sono esplicitamente le escort che verrano “retribuite appositamente”, si legge sull’ordinanza di custodia cautelare del Gip del tribunale di Reggio a firma del giudice Luca Ramponi, in un sistema di favori diffusi. Prostitute di lusso e regali per lo smaltimento di rifiuti speciali che vanno dai missili alle bombe al fosforo. Un’indagine che ha avuto le sue prime note nel 2016 ma ha preso forma solo di recente con reati ipotizzati anche nel 2024.
Parliamo di biglietti per partite di calcio del Parma, tessere carburanti da 500 euro, casse di prosecco, prostitute, denaro, costo del pernottamento in hotel con le escort, bottiglie di champagne, doni di Natale, tutti previsti per i calibri da novanta dell’Agenzia Industrie Difesa (A.I.D). Indagati su quel fronte il generale dell’Esercito e ingegner Carlo Botto, il colonnello Luca Correri e l’ingegnere civile Luigi Brindisi, tutti impiegati nello stabilimento militare di Noceto. I tre hanno ricevuto un’interdizione temporanea ma con tempistiche differenti. Il focus sui due militari, Botto e Corrieri, è per gli “affidamenti diretti” a ESA per complessivi 651.108 euro e per 662.958 euro, sommatorie di tanti affidi distinti.
“Queste le letterali parole di Benedetti”, scrivono gli inquirenti: “ “’…E me la vedo io con il Colonnello (Corrieri Luca, n.t.)…cioè…anche perché lui ha dei debiti nei nostri confronti… eh eh eh… perciò deve…deve sistemare quei debiti lì. Se li sistema, bene, se non li sistema, niente…ma vedremo di trovare la quadra insomma, come abbiamo sempre fatto..’”.
Coinvolto nel caso anche l’ammiraglio Stefano Corona, ex dirigente di Agenzia Industrie Difesa, con l’accusa di aver favorito l’ESA in una “commessa pubblica con Consorzio Mbda Francia avente ad oggetto lo smaltimento di materiale bellico per il tramite della Agenzia industrie Difesa”. Si tratta dei missili Aster, la famiglia di missili antiaerei terra-aria costruiti da Eurosam, consorzio Europeo di MBDA Italia, MBDA Francia e Thales.
Sul fronte aziende di Reggio sono invece indagati Benedetti, la figlia Margherita e Giorgia Iasoni, vicepresidente di ESA e presidente dei Giovani industriali di Reggio. Per Benedetti c’è anche l’accusa di favoreggiamento della prostituzione.
Il Gip ha deciso gli arresti domiciliari nei confronti dell’imprenditore Benedetti e il divieto di dimora nel territorio della provincia di Reggio Emilia e Parma. Si tratta, scrive esplicitamente l’ordinanza di “una serie di azioni omogenee riguardanti più prostitute ‘d’alto bordo’ o ‘escort’ e tese a favorirne gli incontri con clienti appartenenti al mondo della politica e dell’imprenditoria o a manager pubblici e privati”. Le ragazze coinvolte, quattro direttamente, e tutte di origini straniere raccontano di pagarsi il mutuo della casa con quel lavoro ma non è per un’esistenza di sfarzi.
Maria al telefono con Floriana: “Cioè io mi pago la rata del mutuo in due volte che lo vedo”.
Floriana replica: “Cazzo… anche io, mi pago l’affitto… tutto”.
Maria: “Però amore tienilo buono, poi c’è l’Arianna che è una puttana”
Floriana: “Che stronza!”
Floriana: “Perché fa così cioè?”
Maria “Amooo, voleva rubarselo perché sa che siamo amici, cioè ocho…”
Occhio, ci sarebbe molta concorrenza tra le ragazze per inserirsi in questi giri! Non c’è niente di sciatto: da Marcela ad Eunice, da Sandy a Maria, le ragazze si prostituiscono in contesti lussuosi ed eleganti.
Un meccanismo quello degli appalti che ha poi anche molti margini di fantasia
Un altro indagato, dipendente dell’azienda reggiana, Mauro Zanichelli, interagiva con Benedetti, “allorquando”, scrivono gli inquirenti, “quest’ultimo aveva appena richiesto di ‘inventare’ 150.000,00 euro di lavori, che a distanza di pochi secondi era passato da 100.000,00 euro a 150.000,00 euro”.
Benedetti, si scrive nell’ordinanza, “suggerisce ai propri collaboratori che poiché vi era una carente redditività del contratto di manutenzione (…visto che siamo un po’ sotto perchè c’han fermato il forno…) era bene inventare degli imprevisti in modo da poter ‘gonfiare gli importi fatturati’. ‘Inventare imprevisti’, vuol dire tentare di far lievitare i costi e quindi “nuovi lavori da ‘fatturare’ per un importo pari a ben euro 150.000,00 (se riusciamo a tirar su altri 150.000 euro di imprevisti ehmm…) e per far ciò chiedeva ai suoi tecnici un vero e proprio ‘colpo di genio'”.
Gli uomini della Guardia di Finanza, guidati dal colonnello Filippo Ivan Bixio, hanno seguito l’indagine coordinata dalla Procura di Reggio Emilia che ha a capo il magistrato Calogero Gaetano Paci.
Ma c’è anche un altro capitolo. “Le commesse pubbliche”, scrivono gli inquirenti, “autorizzate dall’A.I.D. Roma, nel solo mese di giugno 2023, a favore di ESA Spa sono: da 424.020,10 euro per la riparazione del forno ‘statico’; 179.000,00 euro la riparazione di un forno rotativo; 112.000,00 euro per la riparazione del denox/catox”. In tutto circa 715.000 per gli speciali forni di smaltimento rifiuti.
Da qui partirebbe una rete più ampia con commesse che si estendono da Reggio Emilia a imprese pubbliche a Verona, Siena e in zona del Garda. Per questo risultano indagate altre 10 persone.