“Mi avevano detto che ormai Bruxelles era tra il califfato e la dittatura, e vedo che non mi sono sbagliato”, ha commentato Zemmour
La polizia di Bruxelles è intervenuta ieri per sospendere i lavori della Conferenza sul conservatorismo nazionale (o NatCon) in programma per due giorni nella capitale belga, con i previsti interventi del premier ungherese Viktor Orban, , del candidato francese di estrema destra Eric Zemmour, e dell’ex primo ministro polacco Mateusz Morawiecki che non si terranno. Gli agenti sono intervenuti mentre l’evento era iniziato da circa due ore, ed era in corso l’intervento del fondatore del partito della Brexit, Nigel Farage, informando gli organizzatori che “le autorità hanno deciso di chiudere l’evento”.
“Ciò che è successo nelle ultime 48 ore è semplicemente mostruoso. Questo è conservatorismo nazionale. Ci sono persone che vengono qui su questa piattaforma in questi due giorni, per rappresentare i partiti politici che saranno in testa ai sondaggi nel loro paese alle elezioni europee di giugno di quest’anno”. “Siamo di fronte a un’ideologia malvagia. Siamo di fronte a una nuova forma di comunismo”, ha aggiunto Farage, sostenendo che il proprietario della sala, un tunisino, è stato minacciato di restare fuori dagli affari. “Oggi mi dice che uscire (dall’Ue) è stata la cosa giusta da fare”, ha poi concluso.
Emir Kir, sindaco (turco, ndr) del quartiere Saint-Josse Ten Noode di Bruxelles, ha confermato sui social di aver emesso l’ordine di fermare l’evento per “garantire la sicurezza pubblica”, aggiungendo: “L’estrema destra non è la benvenuta”.
“Sono molto triste di essere venuto in Belgio e sono preoccupato per tutto il continente europeo. Mi avevano detto che ormai Bruxelles era tra il califfato e la dittatura, e vedo che non mi sono sbagliato”, ha commentato Zemmour, che non è proprio riuscito a entrare. ASKANEWS