MILANO, 17 APR – E’ Raul Kirchhoff, 33 anni nato a Milano e residente in Svizzera, “italo-tedesco, in passato rilevato come contiguo agli ambienti della locale realtà di estrema destra collegata alla Skinhouse di Bollate”, nel Milanese, uno degli indagati nell’inchiesta della Procura di Milano per propaganda e istigazione a delinquere finalizzate all’odio razziale e religioso, aggravate dall’apologia della Shoah.
L’indagine, condotta dai poliziotti della Sezione Antiterrorismo Internazionale della Digos del capoluogo lombardo e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione coordinata dal procuratore Marcello Viola, dall’aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Alessandro Gobbis, ha portato ai domiciliari Moustafa Khawanda, 29 anni, su ordinanza del gip Massimo Baraldo.
L’italo-tedesco e il 29enne avevano trovato “un punto di contatto”, come si legge negli atti, “nel sentimento antisionista” e definivano nelle chat gli ebrei “ratti” e “parassiti” e chiamavano Israele “IsraHell”, mostrando “ammirazione”, soprattutto il 29enne, per Hitler, con approvazioni per le azioni di Hamas. Khawanda rimarcava anche “il suo forte desiderio di partire e unirsi al conflitto”. Il 13 ottobre scorso scriveva a Kirchhoff: “Bro sono l’egiziano più antisionista che potrai mai conoscere nella tua vita”. (ANSA)