I tre seguaci di Allah sono indagati per minaccia, lesioni personali e rapina commessi con l’aggravante della discriminazione religiosa
Sono ritenuti responsabili di due violente aggressioni nei confronti di un giovane connazionale per avere intrapreso un percorso di conversione alla religione cattolica, tre tunisini arrestati a Perugia dalla polizia. Secondo gli investigatori, dopo averlo accusato di “frequentare la chiesa dei cristiani”, lo avrebbero minacciato e violentemente colpito con calci e pugni.
La vittima aveva intrapreso un percorso di conversione al cristianesimo, frequentando una parrocchia e partecipando ad alcune celebrazioni religiose, cosa – ritiene la polizia – non accettata dai connazionali di fede musulmana.
Contestata la discriminazione religiosa
I tre tunisini, arrestati dalla Digos di Perugia e dal personale della Direzione centrale polizia di prevenzione, sono indagati a vario titolo per minaccia, lesioni personali e rapina commessi con l’aggravante della discriminazione religiosa. In un’occasione la presunta vittima è stata anche rapinata di una catenina. L’attività d’indagine si è sviluppata a seguito delle denunce sporte dall’aggredito, un ventottenne regolare sul territorio nazionale, colpito la sera dello scorso 12 novembre nel quartiere di Ponte San Giovanni mentre passeggiava con un amico. Tiscali News