SANREMO, 12 APR – Un agente della polizia penitenziaria è stato ferito durante una rivolta di una cinquantina di detenuti scoppiata nella notte nel carcere di Sanremo. Lo riferisce la Uilpa Polizia penitenziaria spiegando che “un intero reparto del carcere ha dato vita ad una forma violenta di protesta con incendi e devastazione delle celle”. Gli agenti hanno dovuto impiegare gli estintori e gli idranti per spegnere il fuoco.
“Motivo della protesta il ritrovamento di un cellulare da parte della Polizia penitenziaria nascosto all’interno di un pacco di cereali. – continua il sindacato – Dopo ore di altissima tensione, grazie agli agenti intervenuti e richiamati appositamente in servizio, dopo l’una di notte è stato ripristinato l’ordine, l’agente ferito è stato trasportato al nosocomio cittadino, ci sono stati danni alla struttura e una cella distrutta”. L’agente ferito è stato ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale di Sanremo e ha una prognosi di cinque giorni.
“Con l’attuale organizzazione, basta un solo recluso, seppur fiancheggiato da qualche altro, per mandare in crisi un intero istituto. – interviene il segretario della Uilpa Polizia penitenziaria Fabio Pagani – Del resto, basti pensare che di pomeriggio alla casa circondariale di Sanremo, con oltre 270 ristretti, prestano servizio in media una decina di agenti. Ciò appare ancora più paradossale, peraltro, nell’esatto momento in cui dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria è stata avviata la selezione di 45 unità da destinare a un carcere di 20 posti per migranti in Albania. Prima che accada l’irreparabile, più di quanto non sia già successo, il Governo si dia una mossa e prenda compiutamente atto dell’emergenza”. (ANSA)