Non solo Bari. Anche il Piemonte è diventto teatro di un terremoto politico-giudiziario a due mesi dalle elezioni regionali
Scandalo appalti in Piemonte, Cirio revoca il garante. L’inchiesta della procura e dei ras dei carabinieri ha evidenziato infiltrazioni della ‘ndrangheta nei cantieri di diverse autostrade e un sistema di corruttela elettorale. E ai domiciliari, spiega la Stampa, “è finito l’ex manager Roberto Fantini, già ad di Sitalfa, società controllata da Sitaf che si occupa della manutenzione dell’autostrada Torino-Bardonecchia. L’accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa”.
Il caso politico è che, scrive la Stampa, il 22 novembre del 2022, lo stesso Fantini “è stato nominato, dal consiglio regionale, in quota Pd, componente dell’Orecol, una sorta di Osservatorio che deve garantire la legalità e la trasparenza degli appalti su opere decise dalla giunta regionale”.
Il presidente della regione Alberto Cirio, scrive il quotidiano torinese, “ha imboccato subito la strada che porterà alla revoca di Fantini in quell’ente”. E così “lunedì l’apposita commissione del consiglio regionale formalizzerà la procedura di decadenza di Fantini «per intervenuta assenza dei criteri di moralità necessari per il ruolo».
Nelle intercettazioni dell’indagine, emerge la rete delle cosche sulle autostrade
“Stasera facciamo bunga bunga?” si legge in una di queste intercettazioni riportate da La Stampa che coinvolgono aziende coinvolte negli appalti e uomini che secondo i magistrati sono vicini alla criminalità organizzata. (affaritaliani.it)