L’esito dei procedimenti a carico di Speranza era ampiamente prevedibile e lo stesso dicasi per le pronunce della Corte costituzionale del 2023 inerenti all’obbligo vaccinale
di Daniele Trabucco – Il Tribunale dei Ministri, con apposita ordinanza e conformemente al sistema in cui ci troviamo, ha scagionato l’ex Ministro della Salute, Roberto Speranza, ribadendo la correttezza della sua condotta la quale ha cercato di tutelare l’interesse pubblico e la salute dei cittadini
Mi stupisco di chi pensava ad una soluzione diversa. In un contesto, infatti, come quello italiano (e non solo) in cui gli organi che dovevano fornire indicazioni al Ministero ed al Governo della Repubblica parlano ad una voce sola e non sono costituiti in modo tale da arrivare ad un parere frutto di un confronto dialettico tra diverse posizioni medico−scientifiche, l’esito dei procedimenti a carico di Speranza era giá ampiamente prevedibile (e lo stesso dicasi per le pronunce della Corte costituzionale del 2023 inerenti all’obbligo vaccinale).
Non c’é mai stato un momento di scambio di vedute, piú volte richiesto, con la Commissione medico−scientifica indipendente, non si sono volute prendere seriamente in esame le mancate evidenze scientifiche, note giá da febbraio 2021, dei c.d. “vaccini” che non bloccavano la circolazione dell’agente virale Sars−Cov2 (eppure su questo presupposto é stata costruita tutta la normativa emergenziale dell’Esecutivo Draghi sostenuto da tutte le forze politiche con l’unica eccezione della “finta opposizione” di Fratelli d’Italia), non si sono voluti vedere i gravissimi effetti collaterali che hanno distrutto la vita a molte persone: tutto questo é indice di un modello scientista, pronto a dare giudizi di valore su chi solo osa presentare una lettura differente (no vax, no pass) e favorito da una stampa che ha sacrificato l’obiettivitá sull’altare del dogmatismo vaccinista.
In questo clima di medicalizzazione della politica e di politicizzazione della “scienza”, nulla di diverso poteva accadere. Per questa ragione é doveroso riappropriarsi democraticamente degli spazi cui molti sono stati relegati, riprendendo una concezione della politica quale arte della regalitá per il bene dell’uomo in quanto uomo dove non ci sarebbe mai stato spazio né per gli Speranza, né per i Conte, i Salvini, le Meloni etc.
Daniele Trabucco – Costituzionalista
Cane non mangia cane, c’era da aspettarselo, il sistema è vigile ed attento non può permettersi discrepanze