Al primo posto troviamo Rizzoli-Corriere della Sera che ha ricevuto 5 milioni. Al secondo posto troviamo Gedi che ne ricevuti quasi 4
C’è chi ha preso quasi 5 milioni di euro, chi 4, chi 3, fino ai gruppi editoriali che hanno ricevuto poche decine di migliaia di euro. Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria ha pubblicato sul proprio sito l’elenco dei soggetti a cui è stato riconosciuto, per l’anno 2022, il contributo straordinario per le copie vendute nel 2021, un “bonus” pari a 5 centesimi di euro per ogni copia cartacea di quotidiani e periodici venduta, anche in abbonamento, nell’anno di riferimento. Come specificato dall’articolo 3 del Dpcm del 28 settembre 2022, il limite massimo del contributo era di 28 milioni di euro, con l’obiettivo di sostenere il settore dell’editoria, o almeno una parte dei soggetti che ogni giorno si occupano di informazione. Infatti, sempre secondo quanto previsto dalla misura, il fondo era destinato soltanto alle imprese editrici di quotidiani e periodici cartacei, escludendo di fatto tutte le testate digitali.
Chi ha preso i contributi straordinari per l’editoria
Nell’elenco pubblicato dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria è presente anche un lungo elenco con oltre 80 voci, con tutti i gruppi editoriali che hanno ricevuto i fondi straordinari per le copie vendute nel 2021, da non confondere con il “contributo pubblico diretto”, ossia il finanziamento pubblico che la legge prevede per i giornali che si dichiarino pubblicati da cooperative di giornalisti o da società senza fini di lucro, o che siano espressione di minoranze linguistiche
Nella tabella sono disponibili diverse informazioni, come l’importo richiesto, quello concesso lordo, la trattenuta Ires, ossia l’imposta sul reddito delle società, e infine il netto da erogare. Chi ha ricevuto la somma più elevata? Le richieste presentate dai vari gruppi erano di gran lunga superiori al tetto stabilito dal governo: quasi 38 milioni di euro, ben dieci in più del limite stabilito. Per questo motivo l’importo erogato è stato rimodulato per rientrare nella spesa di 28 milioni di euro.
Al primo posto di questa particolare classifica troviamo Rcs MediaGroup (per esteso Rizzoli-Corriere della Sera Media Group) che aveva richiesto quasi 7 milioni di euro, ricevendone poi quasi cinque, al netto delle tasse. Al secondo posto troviamo Gedi, l’ex gruppo l’Espresso per intenderci, che ha richiesto 5 milioni ricevendone quasi quattro, che poi diventano 3.6 milioni tolta l’Ires. Terza posizione per Cairo Editore, che su una richiesta di quasi 4 milioni è arrivato a ottenerne 2.4 netti. Seguono poi altri importi milionari, come quello di Editoriale Nazionale, che ha ricevuto 1.7 milioni di euro, e Mondadori con 1,3 milioni. Per tutti gli altri l’importo erogato scende, e di molto: tutti al di sotto del milione di euro, con una “forbice” che va dai 600mila circa fino a poche migliaia di euro. https://www.today.it