Pfizergate, l’indagine che imbarazza l’Ue a due mesi dal voto
La Procura europea ha deciso di aprire un fascicolo relativo alla compravendita di vaccini anti-Covid da parte dell’Ue. In particolare sarebbero finiti nel mirino i contatti diretti tra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il ceo di Pfizer Albert Bourla, interlocuzione da cui sarebbe nato poi l’accordo da 20 miliardi sui vaccini per combattere il Coronavirus. A due mesi dalle elezioni europee si riaccendono i riflettori sul Pfizergate, che ha al centro – riporta Il Corriere della Sera – i messaggi scambiati tra von der Leyen e Bourla. Un accordo che ha fatto del siero Pfizer-BioNTech il più distribuito nell’Unione, dopo che AstraZeneca era venuta meno agli impegni di consegna dichiarando problemi di produzione.
La procura europea Eppo, che persegue i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Ue, nell’ottobre del 2022 aveva annunciato un’inchiesta sugli approvvigionamenti dei vaccini anti-Covid da parte dell’Ue e ora, secondo il sito Politico, ha preso il posto della procura belga nelle indagini su von der Leyen per presunta “interferenza nelle funzioni pubbliche, distruzione di sms, corruzione e conflitto di interessi”. La Commissione, interpellata dal Corriere, non ha commentato. Politico spiega che l’Eppo “sta indagando su presunti reati penali” ma “nessuno è stato ancora accusato in relazione al caso”. AFFARITALIANI.IT