“Ilaria espia la colpa di chi se la va a cercare: sono quelli che, anche se personalmente hanno tutto da perdere, non esitano ad assumere iniziative che ritengono doverose e irrinunciabili sulla base unicamente delle proprie convinzioni ideologiche”. Queste le parole di Roberto Salis, padre di Ilaria, che in una lettera al quotidiano la Repubblica, ha risposto a un intervento di solidarietà di Furio Colombo. Nei giorni scorsi Salis ha ricevuto la chiamata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha espresso vicinanza alla famiglia e ha garantito il suo interessamento.
“Ilaria ha ragione – aggiunge – non si può stare a guardare questi tentativi di riesumazione dell’ideologia nazista o fascista, bisogna darsi da fare perché l’Unione europea renda intollerabili nel suo territorio queste manifestazioni. Ilaria è fatta così”. Secondo Salis, la figlia sarebbe stata condotta in ceppi e catene davanti a un giudice “un totale di 9 volte. Purtroppo, a parte il 29 gennaio e il 28 marzo, non c’erano le telecamere a documentare le violazioni dei diritti umani”.
Roberto Salis ha poi aggiunto: “Siamo di fronte a un Paese illiberale in cui Orbán cerca di ritornare al tempo della legge del taglione – prosegue – Quanti credono di poter evitare di prendere posizione nella questione di Ilaria, sostenendo che non è soggetta alla legge italiana, non sono veri patrioti. Io e mia moglie ci riteniamo genitori privilegiati. Abbiamo generato una creatura molto migliore di noi, verso la quale ci sentiamo in debito per ciò che concerne gli insegnamenti ideali. Fintanto che lei, io, mia moglie e tutti quelli che sostengono i valori per cui Ilaria lotta continuiamo nel nostro sforzo, il progresso avanzerà mentre le tenebre e i suoi artefici saranno destinati a una ineluttabile sconfitta”.
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L’ ipotesi di una candidatura alle Elezioni Europee
A commentare la possibilità di una candidatura, in vista delle Elezioni Europee è l’ex segretario del Pd, e deputato, Nicola Zingaretti, in un’intervista a La Stampa. “Quello che sta passando Ilaria Salis è una vergogna, e facciamo bene a tenere alta l’attenzione denunciando l’oscena subalternità del governo. Per quanto riguarda la candidatura -aggiunge – è una valutazione che spetta a lei, alla sua famiglia e al gruppo dirigente del Pd: tutto il resto è rumore di fondo. Perché si tratta di una situazione delicata, da trattare con prudenza e non gettare nel tritacarne. Io non so cosa possa comportare la candidatura per la sua situazione, ma se può esserle utile mi chiedo: perché no?”. https://www.rainews.it