BRUXELLES – Negli ultimi mesi gli investigatori della Procura Europea (EPPO) hanno preso il posto dei procuratori belgi nelle indagini sulle accuse di illecito penale in relazione alle trattative sui vaccini tra il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il CEO di Pfizer.
Le indagini, riporta Politico, sono per «interferenza nelle funzioni pubbliche, distruzione di SMS, corruzione e conflitto di interessi». I procuratori dell’EPPO stanno indagando su presunti reati penali, ma nessuno è stato ancora accusato in relazione al caso.
L’indagine è stata originariamente aperta dalle autorità giudiziarie belghe nella città di Liegi all’inizio del 2023 dopo una denuncia penale presentata dal lobbista locale Frédéric Baldan. A lui si sono aggiunti in seguito i governi ungherese e polacco, anche se quest’ultimo «sta per ritirare la denuncia dopo la vittoria elettorale del governo pro-Ue guidato da Donald Tusk», sottolinea Politico.
Lo sviluppo arriva in un momento delicato per von der Leyen, che sta affrontando la transizione verso quello che gli osservatori di Bruxelles prevedono sarà un secondo mandato alla guida del Berlaymont. Finora la Commissione si è rifiutata di rivelare il contenuto degli SMS o di confermarne l’esistenza. www.tio.ch