Due medici dell’ospedale di Schiavonìa a Monselice sono indagati dalla procura di Padova per la morte di Andrea Naliato, autotrasportatore di 40 anni di Arre, deceduto il 2 novembre del 2022 per un’emorragia celebrale
Nei giorni precedenti, lamentando un fortissimo mal di testa, l’uomo si era recato per due volte al pronto soccorso di Schiavonìa e per due volte – scrive la procura, che ha chiuso le indagini – non gli fu diagnosticato un aneurisma. I due accusati sono il radiologo Luigi Davì, che avrebbe potuto far rivalutare le immagini del primo esame da un’altra struttura o un altro professionista, e un medico di pronto soccorso, Virginio Brazzale, che avrebbe dimesso Naliato in codice bianco nonostante la mancata risposta ai farmaci somministrati per l’ipertensione.
”Hanno concorso alla morte di Andrea Naliato, 40enne di Arre, avvenuta per emorragia cerebrale il 4 novembre 2022 a Padova’. È la tesi dell’accusa rappresentata dal sostituto procuratore Silvia Golin, che ha chiuso un’inchiesta ai danni di due medici dell’ospedale di Schiavonia. E nella prossime settimane si appresterà a chiedere il loro rinvio a giudizio.