Nessun provvedimento del giudice sportivo nei confronti di Francesco Acerbi, niente squalifica per il presunto insulto a Juan Jesus. Il difensore dell’Inter, nel match pareggiato 1-1 contro il Napoli, è stato accusato dal difensore azzurro Juan Jesus di aver pronunciato un insulto razzista. Per il giudice, “non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata”. Acerbi avrebbe offeso Juan Jesus ma non ci sono certezze sulla natura dell’insulto: quindi, non si può adottare una sanzione drastica come richiederebbe una condotta razzista pienamente provata. Secondo Juan Jesus, Acerbi avrebbe pronunciato la parola “negro”. Il difensore brasiliano, attorno al 58′ del match, ha segnalato l’episodio all’arbitro Federico La Penna.
La decisione del giudice
Il giudice sportivo – sulla base degli elementi acquisiti relativi alla “sequenza dei fatti in campo, ricostruita in base ai documenti ufficiali con l’ausilio del Direttore di gara e comunque visibile in video” – ritiene che la sequenza stessa “è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte, peraltro non platealmente (con modalità tali cioè da non essere percepite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappresentanti della Procura a bordo del recinto di giuoco), dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo ‘offendente’, il cui contenuto discriminatorio però, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calciatore della Soc. Napoli, risulta essere stato percepito dal solo calciatore ‘offeso’ (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale”. In sostanza, non è possibile provare con certezza l’esistenza di un insulto razzista. ADNKRONOS