Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani si augura “un Consiglio europeo che decidesse tutte le strategie utili per raggiungere la pace sia in Ucraina, sia a Gaza che nel Mar Rosso” ma sottolinea come per fare questo a volte “serva anche l’uso della forza”.
“Serve aiutare l’Ucraina a impedire una vittoria della Russia, perché Mosca ha violato il diritto internazionale quindi non può passare la legge del più forte – ha detto in un intervento radiofonico -. Quindi aiutare l’Ucraina serve per poi sedersi al tavolo della pace. Se Kiev viene sconfitta non c’è più il tavolo della pace”.
Vertice Ue, prontezza “civile-militare” è nelle conclusioni
L’articolo sulla prontezza alle crisi è nelle conclusioni del Consiglio Europeo, ma in una sezione diversa (a sé stante) rispetto alla bozza pre-vertice. La formulazione viene dunque confermata, con i leader che sottolineano “la necessità imperativa” di una “preparazione militare-civile rafforzata” e di una “gestione strategica” delle crisi nel contesto dell’evoluzione del panorama delle minacce.
Michel: “Cambio di paradigma sulla difesa, ora più Ue”
“Credo profondamente a un cambiamento di paradigma del progetto europeo, che era fondato sulla cooperazione e la prosperità, mentre la difesa era affidata alle competenze nazionali, oggi abbiamo deciso di rafforzare il pilastro europeo”. Lo ha detto Charles Michel al termine del Consiglio Europeo. tgcom24.mediaset.it