Massimo D’Alema, il convegno in Cina e un paio di bordate contro le ‘‘democrazie” occidentali
Massimo D’Alema torna al centro dell’attenzione mediatica. Mentre ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni partecipava (con un videomessaggio) alla terza edizione del summit per la democrazia voluto da Joe Biden in Corea del Sud, D’Alema stava parlando al terzo Forum sulla democrazia organizzato dalla Cina per – si legge su La Verità – lanciare un paio di bordate contro le democrazie occidentali. Il Forum è stato organizzato dall’Acccademia cinese delle scienze sociali, China Media Group e China Foreign Languages Publishing Administration.
A lanciare la notizia sui social network (su X) è stato Gabriele Carrer, giornalista di Formiche – riporta La Verità – che ha fatto appunto notare come lo storico esponente del centrosinistra italiano abbia voluto evidenziare nel suo discorso di come il motto “una testa, un voto” sia nella democrazia occidentale degenerato in “un dollaro, un voto”.
Per D’Alema, in pratica, la democrazia è un valore da ricostruire limitando lo strapotere del denaro. In fin dei conti, per l’ex premier e ministro degli Esteri “il capitalismo soffoca la politica e riduce la partecipazione democratica”. Proprio durante la pandemia sempre D’Alema – conclude La Verità – si era fatto notare per il traffico di ventilatori proprio dalla Cina. Lo scorso anno è finito sotto indagine per corruzione internazionale in un affare miliardario di commesse militari di Leonardo e Fincantieri alla Colombia. affaritaliani.it