Progettava un attentato di matrice jihadista, condannato 22enne

Mines Hodza, 22 anni, italiano di origini kosovare

Il pm Davide Ognibene ha chiesto la condanna a sei anni e due mesi ma il gup ha riconosciuto le attenuanti generiche

TRENTO – Prima condanna in Trentino per terrorismo internazionale legato all’Isis. Mines Hodza, 22 anni, italiano di origini kosovare residente nell’Alto Garda, arrestato dal Ros dei carabinieri di Trento a febbraio del 2022, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione per fabbricazione o detenzione di materiale esplodente. Il 22enne ha già scontato 1 anno e 9 mesi di arresti domiciliari. La difesa ha chiesto l’assoluzione e ora valuta il ricorso in appello.

Le indagini erano partite da una segnalazione dell’Fbi che indicava che il giovane e la compagna si erano radicalizzati sui social. Secondo l’accusa Hodza, perito chimico, avrebbe pensato di progettato un attentato di matrice jihadista in Trentino. Il giovane aveva infatti sottratto all’azienda dove lavorava le sostanze per sintetizzare fino a 400 grammi di Tatp ma non ha mai realizzato l’esplosivo.

«Non avrei mai fatto del male a qualcuno», ha detto in aula durante il processo

Il pm Davide Ognibene ha chiesto la condanna a sei anni e due mesi ma il gup ha riconosciuto le attenuanti generiche, applicando sconto della pena per il rito abbreviato e la collaborazione di Hodza, che si è dissociato. La compagna, all’epoca dei fatti 18enne, che secondo l’accusa avrebbe incitato il giovane chimico, è stata assolta “per non aver commesso il fatto”.  www.ilgazzettino.it