Le parole di Romano Prodi, 84 anni, ex premier, poi presidente della Commissione Ue
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– La Francia torna a proporre una difesa comune. Era una sua idea, e anche quella di una guida francese…
– “Lo ribadisco: all’Europa servono una politica estera e una difesa comuni. E riguardo a quest’ultima la Francia, che detiene l’atomica, ha una responsabilità più grande e una leadership naturale, ma dovrà sbrigarsi, a mettere l’arma nucleare a disposizione dell’Europa, visto l’aumento della spesa militare tedesca”.
– Oggi il Pd approva l’invio di armi all’Ucraina, il M5s no. Come se ne esce?
“Discutendo, a lungo se necessario. Per uscirne con una linea comune. Linea che però, nel caso dell’Ucraina, sia chiaro, dovrebbe essere una comune linea europea”.
E invece?
“Ciascuno Stato fa per conto proprio, e il risultato è che non vi è un ruolo europeo sulla questione ucraina. Non abbiamo fatto nemmeno quello che, seppur parzialmente, hanno fatto la Turchia, il Kazakistan o l’Arabia Saudita”.