In base agli ultimi dati Eurostat, nel 2022 i cittadini con un passato migratorio che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono in totale 213.716, il 76% in più rispetto al 2021, quando erano diventate italiane 121.457 persone
Nel 2022, è divenuto italiano il 4,3% dei residenti con cittadinanza non italiana, a fronte di una media del 2,6% per l’intera area Ue. Lo evidenzia un rapporto di Fondazione Ismu Ets. In totale, nel 2022, nell’Ue sono 989.940 le persone che hanno acquisito la cittadinanza del Paese in cui vivono, con un aumento di circa il 20% (+163.100) rispetto al 2021. La maggior parte delle nuove cittadinanze (in numero assoluto) è stata concessa dall’Italia (22% del totale dell’Ue), seguita dalla Spagna (181.581 cittadinanze, pari al 18% del totale UE) e dalla Germania (166.640 cittadinanze, il 17% del totale UE).
In Italia e’ stato anche registrato il maggiore aumento di cittadinanze concesse ai residenti con CNI nel 2022 rispetto al 2021: +92.200, contro i +37.600 di Spagna e +36.600 di Germania. Le maggiori diminuzioni sono state, invece, osservate in Francia (-15.900), Paesi Bassi (-9.300) e Portogallo (-3.700).
I Paesi di provenienza dei ”nuovi italiani”
Nel 2022 sono diventati cittadini italiani soprattutto stranieri originari di Albania (38mila), Marocco (31mila) e Romania (16mila). Questi tre Paesi rappresentano il 40% delle acquisizioni totali. Al quarto posto il Brasile (11mila), seguito da India, Bangladesh e Pakistan, che complessivamente hanno registrato 20mila nuove acquisizioni. In termini relativi, sono stati rilevati aumenti significativi rispetto al 2021 per argentini, brasiliani, moldavi e ucraini (dove le acquisizioni di cittadinanza sono piu’ che raddoppiate).
Provenienza in Europa
A livello europeo i principali Paesi di provenienza dei neocittadini Ue sono Marocco (112.700 cittadinanze concesse), Siria (90.400) e Albania (50.300). tgcom24.mediaset.it