La Germania dice no all’invio di missili Taurus all’Ucraina. Kiev punta ad ottenere i missili tedeschi a lungo raggio, un’arma considerata fondamentale nella guerra contro la Russia
Berlino non dà il semaforo verde. Non passa al Bundestag tedesco la proposta dei conservatori all’opposizione per i Taurus, con gittata di 500 chilometri, all’Ucraina. Hanno votato contro la mozione 495 deputati, sui 660 presenti. Solo 190 sono stati i voti favorevoli (il gruppo Cdu/Csu ha 197 deputati) e cinque le astensioni.
I Taurus consentirebbero alle forze armate ucraine di colpire l’esercito russo in profondità. I missili, però, avrebbero anche la capacità di arrivare in territorio russo e portare la guerra stabilmente al di là del confine: un rischio che la Germania non è assolutamente disposta a correre. Berlino, recentemente, ha ribadito il no alla fornitura di assistenza anche in remoto. Kiev avrebbe voluto ricevere i missili e gestirli con la ‘consulenza a distanza’ dei militari tedeschi.
Il no del Bundestag non deve far pensare ad un disimpegno tedesco. Il cancelliere Olaf Scholz ha promesso al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ulteriore sostegno “nella sfera militare”, come ha ha reso noto il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, riferendo di una conversazione telefonica tra i due leader sulla situazione politica, militare e umanitaria in Ucraina.
Scholz, secondo il portavoce, ha assicurato che la Germania continuerà a fornire il suo sostegno “in stretto coordinamento con i partner europei e internazionali”. “Ho ringraziato la Germania per il suo continuo e forte sostegno all’Ucraina, anche attraverso il nostro recente accordo bilaterale sulla sicurezza. Abbiamo discusso della nostra ulteriore cooperazione politica, economica e di difesa”, ha affermato Zelensky sul social X a proposito del colloquio con Scholz. ADNKRONOS