Roma – La delusione per l’Abruzzo c’è, negli ultimi giorni in tanti ci avevano sperato davvero in un bis del voto sardo, ma Elly Schlein reagisce subito ribadendo la sua linea e prevenendo possibili critiche sul dialogo con M5s. Perché anche ieri, da Milano, la minoranza di Stefano Bonaccini ha sottolineato che l’alleanza con i 5 stelle serve, ma “non basta”, soprattutto al nord, e che bisogna anche preoccuparsi di guardare al centro.
Soprattutto, nell’ala moderata del partito non mancano mugugni per la linea troppo mirata a ‘coprire il fianco verso i 5 stelle. Mugugni che la leader Pd sopisce immediatamente. “A volte si vince, a volte si perde”, spiega la segretaria in una nota, ma stando ben attenta a sottolineare un dato: il presidente uscente Marco Marsilio fino a poche settimane fa aveva un “vantaggio di 20 punti nei sondaggi. E invece unendo le nostre forze attorno a una visione comune abbiamo riaperto la partita e ridotto quello scarto in modo significativo, ma non ancora sufficiente”.
E il Pd, aggiunge, “ha quasi raddoppiato il suo consenso arrivando oltre il 20%, rispetto all’11% delle ultime regionali”. Insomma, è il messaggio della segretaria, la sconfitta c’è stata ma il Pd cresce – anzi raddoppia in Abruzzo – e in generale la tendenza resta positiva, perché anche questo voto conferma che la strada da seguire è quella “testardamente unitaria” che la Schlein predica ormai quotidianamente e che – assicura – il Pd continuerà a percorrere “con ancora più determinazione per costruire un’alternativa solida in grado di competere con la coalizione delle destre”.
Del resto, aggiunge uno dei dirigenti di primo piano vicini alla leader: “Che alternative abbiamo? Non c’è altra possibilità che insistere sul campo largo. E’ l’unica cosa da fare”. ASKANEWS