Una ricerca dell’Imperial College di Londra sul Long Covid, pubblicata sul New England Journal of Medicine, sarebbe riuscita a misurare “l’entità” dei danni provocati dal virus
Lo studio ha coinvolto più di 140mila persone, 112,964 delle quali hanno completato una valutazione cognitiva online durante gli ultimi cinque mesi del 2022. Il 3,5% dei partecpianti allo studio ha avuto sintomi persistenti oltre le 12 settimane dall’infezione e di questi circa due terzi presentavano ancora sintomi al momento della valutazione.
Sei punti in meno di QI per chi ha sofferto di sintomi persistenti
Dai test è emerso che i pazienti con sintomi post-Covid persistenti avevano un QI equivalente a 6 punti inferiore rispetto a chi non era mai stato infettato. E anche le persone contagiate, ma che non presentavano più sintomi, hanno ottenuto punteggi leggermente inferiori rispetto a chi non era stato infettato: l’equivalente di 3 punti QI, anche se si erano ammalate solo per un breve periodo.
Con l’attenuarsi dei sintomi diminuisce il declino cognitivo
I ricercatori hanno anche notato che le persone che avevano avuto sintomi per mesi, hanno successivamente raggiunto punteggi cognitivi simili ai pazienti che erano guariti rapidamente. Lo studio sembra dunque suggerire che con l’attenuarsi deii sintomi di Long Covid anche il deterioramento cognitivo diminuisce.
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