MILANO, 05 MAR – La Lombardia va avanti con l’idea di una tessera sanitaria a punti per premiare i corretti stili di vita proposta nelle scorse settimane dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso. Lo stesso Bertolaso, parlando oggi in Consiglio regionale, ha fatto sapere che è stato istituito un tavolo scientifico composto da tre esperti “per definire se questa è un’idea bizzarra oppure uno strumento serio”. I tre esperti nominati sono il presidente della Fondazione Bruno Kessler Ferruccio Resta, il professore di Statistica medica dell’Università degli Studi di Milano Bicocca e la docente della Bocconi Rosanna Tarricone.
“Occorre intervenire in campo preventivo e abbiamo due modalità – ha spiegato Bertolaso – obbligo e incentivo. Ma l’obbligo mal si adatta alla nostra cultura” mentre la tessera a punti vuole dare “una lettura scientifica” al tema della prevenzione “e non populistica”.
In Aula il Patto Civico ha interrogato Bertolaso chiedendo di ritirare una proposta “ben lontana da una strategia sanitaria concreta e più vicina a una trovata commerciale”. “Speravamo in una riflessione seria – spiega il consigliere del Patto Civico Luca Paladini – e invece abbiamo avuto di fronte un assessore che difende a spada tratta ingressi alle terme e sconti su skipass per promuovere il diritto alla salute“.
Insieme anche all’altra consigliera del Patto Civico, Michela Palestra, “ci chiediamo come sia possibile – concludono i due consiglieri – pensare di colmare il pericoloso vuoto di comunicazione sull’importanza degli screening e accelerare gli iter diagnostici essenziali con una tessera sanitaria ridotta a una carta punti del supermercato”. Anche per il gruppo Azione-Italia Viva “la questione della tessera a punti proposta dall’assessore Bertolaso insiste su un tema troppo importante per essere affrontata – spiegano in una nota – da un lato con una sorta di innamoramento per soluzioni suggestive, dall’altro con un pregiudizio ideologico”. (ANSA)