La carne di maiale sparisce dal menù delle mense scolastiche di Lodi e nella cittadina lombarda scoppia un vero e proprio caso
di Marco Leardi – Secondo la Lega, che attraverso la consigliera comunale Eleonora Ferri ha sollevato la questione, la modifica alimentare sarebbe il frutto di una precisa scelta dell’amministrazione di centrosinistra con il pretesto del salutismo. “Questa non è integrazione, ma disintegrazione”, ha commentato l’eurodeputata leghista Isabella Tovaglieri, pronta a portare la questione a Bruxelles. Perché il suo sospetto è che la decisione sia stata adottata per “compiacere la comunità islamica”.
Secondo quando spiega a ilGiornale.it la consigliera leghista Ferri, la modifica ai piani alimentari delle mense scolastiche sarebbe peraltro avvenuta senza alcuna comunicazione alle famiglie, come accaduto lo scorso anno per l’altrettanto discusso caso della carne halal . “Stavolta ce ne siamo accorti per caso, dopo che alcuni bambini avevano lamentato l’assenza del prosciutto nella focaccia abitualmente servita. Anche alcune maestre ci hanno confermato che la carne di maiale era sparita dai menù ormai da tempo. Allora abbiamo cercato di approfondire”, racconta l’esponente locale del partito di Matteo Salvini. Così, è scattata un’interrogazione formale in Comune. “Ci hanno risposto che, per quanto riguarda gli insaccati, Ats (Azienda di Tutela della Salute, ndr) dice di non servire il prosciutto, cosa però non vera perché le linee guida chiedono solo di limitare gli affettati”, continua Ferri.
A rilanciare la denuncia della consigliera comunale è stata, a stretto giro, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri. “Vendere la nostra identità pur di compiacere la comunità islamica, mascherando questa scelta con la scusa della tutela dell’ambiente e della salute. Impedire ai bambini di mangiare il prosciutto in un territorio che ha nella produzione degli insaccati una delle eccellenze riconosciute a livello mondiale è pura follia, determinata da una furia ideologica senza senso”, ha tuonato l’esponente leghista, pronta – qualora fosse opportuno – a portare il tema della libertà alimentare anche all’attenzione dell’Europa.
Da Lodi intanto, il sindaco Pd Andrea Furegato ha replicato al centrodestra parlando di “insofferenza verso la comunità islamica” e sostenendo che la modifica al menù è stata affettuata “sulla base delle linee guida Ats e dei gusti dei bambini”. In questo momento – ha aggiunto il primo cittadino – “ci sono le polpette di manzo, ma poi si potrà cambiare”.
Il fatto che la modifica non fosse stata accompagnata da una comunicazione diffusa, tuttavia, continua a insospettire il centrodestra. “Inaccettabile che a Lodi sia stata tolta la carne di maiale dalle mense scolastiche senza alcuna comunicazione chiara e preventiva alle famiglie. Incredibile che alla fine debbano essere i bambini italiani, che vorrebbero mangiare carne come hanno sempre fatto, ad essere discriminati”, ha rimarcato al riguardo l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca.
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