Muri delle stazioni vandalizzati, così come i vagoni delle metro
ROMA – È scattato ieri sera, ad una settimana esatta dall’8 marzo, il blitz transfemminista sulla linea B della metropolitana. Una cinquantina di donne, alcune con il volto coperto da passamontagna, si è introdotto fra le stazioni Laurentina e Piramide imbrattando le pareti delle banchine e almeno tre treni con frasi come “sorella non sei sola” e il numero dei centri antiviolenza.
Il blitz femminista che ha imbrattato le stazioni della metro
Atac ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. Oltre 50 le donne fermate ed identificate dalla polizia in via Marmorata. L’azienda dei trasporti ha immediatamente dato il via alle operazioni di pulizia e di riordino dei mezzi e delle stazioni parlando di “comportamenti incivili”. Scongiurata la mancanza dei treni per il servizio.
L’intervento dell’assessore
“Mi trovavo nella sede di Sinistra Italiana di Testaccio, per una riunione di segreteria, quando avvertito da alcuni cittadini siamo stati informati dell’incredibile situazione che stava accadendo su Via Marmorata. Circa 50 ragazze, quasi tutte minorenni appartenenti ad un collettivo transfemminista, sono state fermate in maniera spropositata da due blindati e decine di agenti in assetto antisommossa che ne pretendevano l’identificazione” ha denunciato in una nota l’assessore alla Cultura del Municipio III, Luca Blasi, esponente di Sinistra Italiana. “Sono intervenuto come assessore a tutela delle attiviste pretendendone l’immediato rilascio cosa poi avvenuta. Un ennesimo segnale del clima avvelenato già denunciato dal presidente Mattarella, mai visto in tanti anni uno spiegamento di forze per qualche scritta sui muri riportante il numero dei centri anti violenza a pochi giorni dallo sciopero transfemminista dell’8 marzo”.
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