Non bastavano piogge torrenziali e maltempo, sull’Italia è infatti attesa anche la neve. E stavolta, spiegano gli esperti nelle previsioni meteo di oggi 2 marzo 2024, sarà da record: 150 cm in sole 24 ore, tanto da ricoprire interamente le auto parcheggiate in strada. Se i fiocchi colpiranno Piemonte e Valle d’Aosta, sul resto del territorio si dovrà comunque fare i conti con le perturbazioni, salvo qualche schiarita nel Sud con poca pioggia.
Nevicate record, le previsioni meteo degli esperti
Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, prevede una delle nevicate più forti degli ultimi 10-20 anni su alcune zone del Piemonte settentrionale e della Valle d’Aosta orientale. Tutta colpa di una saccatura atlantica che si approfondirà sul Golfo Ligure generando condizioni di estremo maltempo.
Un tunnel di pioggia senza fine, non vediamo la luce del sole in fondo alla galleria. Dopo un periodo secco, con inquinamento alle stelle in Pianura Padana a gennaio ma anche tra il 12 e il 21 febbraio, il cielo ha iniziato a scaricare secchiate di pioggia e metri di neve sulle Alpi. Dalla terza decade di febbraio è cambiato tutto, specie al Nord.
Adesso, la proiezione meteorologica non vede ancora la fine di queste precipitazioni: anche la prossima settimana, specie al Centro-Nord, avremo ancora gli ombrelli aperti seppur il picco del maltempo è atteso tra poche ore.
Nel dettaglio, la giornata del sabato vedrà qualche schiarita in più, specie al Sud e sul versante adriatico, con poche piogge in intensificazione solo dalla sera sul Nord-Ovest.
La data del picco del maltempo è dunque domenica 3 marzo: un flusso di aria instabile nordatlantica, in ingresso dalla Porta del Rodano (Francia), causerà la genesi sottovento alle Alpi di un profondo minimo di bassa pressione sul Mar Ligure. Si tratta di un fenomeno meteorologico legato all’orografia e al flusso instabile dall’Atlantico, si tratta della classica ciclogenesi con la formazione di una ‘Genoa Low’.
Questa ‘Genoa Low’ causerà lo sviluppo di correnti molto umide di Scirocco verso i contrafforti alpini del Piemonte e della Valle d’Aosta: è dunque confermato, l’accumulo previsto di neve sarà di circa 150 centimetri, un valore record in 24 ore che causerà forti disagi oltre i 1200-1300 metri di quota.
Ma il maltempo domenica non colpirà solo il Nord-Ovest, gradualmente si estenderà anche al Triveneto, recentemente colpito da alluvioni, e dal pomeriggio verso la Toscana e la Sardegna. La ‘Genoa Low’ produrrà quindi un nuovo sensibile e diffuso peggioramento.
La nuova settimana poi, sempre all’interno di un tunnel perturbato, vedrà ancora piogge al Centro-Nord lunedì con un miglioramento temporaneo martedì. Ecco che invece mercoledì, all’orizzonte, si presenterà un nuovo ciclone; questo vortice, in arrivo da Ovest, confermerà condizioni ‘decisamente atlantiche’, umide e più miti: le piogge saranno frequenti soprattutto al settentrione e sul versante tirrenico con fenomeni attesi ancora per 6-7 giorni.
Vivremo un periodo più tipico di novembre che di fine inverno, con situazioni che potrebbero diventare alluvionali a causa dell’aumento delle temperature legato al flusso atlantico: tutta la neve caduta sulle Alpi fonderebbe provocando, insieme alla pioggia, piene fluviali decisamente allarmanti. Resta dunque in vigore la parola d’ordine in queste situazioni meteo: prudenza.
Ovviamente, dopo le recenti nevicate e con tutta la neve prevista sulle Alpi tra domenica e lunedì, bisognerà assolutamente evitare escursioni fuori pista o scalate in montagna.
Prima o poi il tempo migliorerà, ma al momento la fine del tunnel della pioggia è prevista non prima del 7 marzo. ADNKRONOS