“Esattamente due anni fa la Russia di Putin invadeva arbitrariamente l’Ucraina attentando alla sua indipendenza e alla sua integrità territoriale. È iniziata così una guerra sanguinosa che continua a mietere migliaia di vittime civili ucraine e vittime militari di entrambe le parti, che ha provocato un esodo di massa soprattutto di donne e bambini in fuga dal conflitto e la distruzione di intere città. A distanza di due anni da quel tragico giorno l’unica strategia che l’Ue e gli Usa hanno messo un campo nel tentativo, giustissimo, di sostenere l’Ucraina è stata l’invio di armi. Strategia che, peraltro, è oggi messa a dura prova anche a causa delle resistenze dei Repubblicani statunitensi.”
“E a distanza di due anni nessuno ha un’idea precisa su come porre fine a questo conflitto né sono in corso reali e concreti negoziati di pace. La guerra è il terreno di Putin e non saranno le armi a fermarlo: a fermarlo deve essere una seria e tenace azione diplomatica internazionale, finora assente, che veda protagonisti i leader mondiali, favorita dal pieno sostegno dell’Ue e degli Usa. Senza questa azione è difficile intravedere una luce alla fine del tunnel”. Lo afferma Laura Boldrini deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo. (Adnkronos)