Mohssine Azhar, 36 anni, marocchino, avrebbe punito la sua compagna, al termine di un litigio per futili motivi, gettando di proposito la figlioletta di lei, Fatima, tre anni, dal balcone di casa, al quinto piano
La tragedia il 13 gennaio di due anni fa. Al processo d’appello i pg, Valentina Sellaroli e Sara Panelli, hanno chiesto la stessa condanna inflitta a Mohssine Azhar in primo grado, l’ergastolo con l’aggravante dei futili motivi; La coppia quella sera aveva avuto una discussione.
Lui, che proprio la mattina del 13 gennaio era stato condannato a otto mesi in un processo per droga, ha sempre detto che si era trattato di un incidente, ma sia le perizie della procura sia le testimonianze coerenti con le risultanze teniche e mediche non gli daranno mai ragione.
In appello i pg hanno citato le dichiarazioni della prima compagna di Mosshine, che lo descrive come un uomo violento. La donna era finita in ospedale una volta con 7 denti rotti, un’altra con il bacino fracassato.
Mercoledì prossimo l’avvocato dell’imputato chiederà l’omicidio colposo e le attenuanti generiche. Parlerà il legale della mamma di Fatima, parte offesa. Lucia Chinelli è la seconda vittima di questa triste storia, secondo la procura. aveva avuto Fatima dal primo matrimonio. il marito era stato condannato a 3 anni e tre mesi per maltrattamenti in famiglia.
Una donna abituata a perdonare per paura e amore, hanno detto i due pg. Per questo inizialmente aveva cercato di proteggere il compagno, ma alla notizia della morte della figlia, Lucia ha deciso di raccontare la verità e non ha più cambiato versione. https://www.rainews.it