Strage Altavilla: il fanatismo religioso, la chiesa evangelica

Strage Altavilla

“Mi chiamo Giovanni Barreca. Ho ucciso tutta la mia famiglia, venite a prendermi”. Sono state queste le parole di Barreca ai carabinieri dopo aver compiuto la strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo

di Francesca Galici – L’uomo, 54 anni, secondo i familiari non ha mai mostrato segni di squilibrio. Certo, litigava con la moglie, ma non c’erano finora stati segnali d’allarme da cogliere. Da tempo, i due “frequentavano una comunità evangelista, ci tenevano molto”, spiegano oggi Salvina Licata ed Elisabetta Cassano, rispettivamente zia e nonna di Antonella Salamone, moglie del presunto assassino.

La componente religiosa in questo orribile caso di cronaca appare essere rilevante, tanto che gli investigatori al momento non escludono nemmeno la pista della setta. Uno dei profili social di Barreca, infatti, è quasi interamente incentrato su contenuti a sfondo religioso. Riprendeva spesso passi delle Sacre scritture, ma appariva anche in conflitto con la Chiesa di Roma, essendo lui evangelico. Non una semplice fede smisurata in Gesù Cristo, quella di Barreca, ma una vera ossessione, un fanatismo che potrebbe essere alla base del brutale omicidio della moglie e di due figli, uno ancora in età infantile e l’altro 16enne.

. “Lui era molto religioso. Lavorava tanto. Lei faceva a volte la badante. Lui cercava di accontentarla in tutto. Ancora non riusciamo a comprendere. Ora cerchiamo solo di abbracciare mia nipote”, dicono oggi la zia e la nonna di Salamone.

Il corpo della donna è stato trovato solo nel primo pomeriggio, carbonizzato, come aveva detto lo stesso Barreca. Le forze dell’ordine stanno tutt’ora interrogando Barreca, ma non solo. Infatti, gli investigatori sospettano che dietro una strage di questo tipo possano esserci anche altre mani. Nello specifico, nella caserma dei carabinieri Bagheria sono stati convocati anche due amici della famiglia di Barreca, una coppia ugualmente ossessionata dalla fede, che in queste ore sta rispondendo alle domande degli investigatori.

“C’è il demonio in casa”, ripeteva spesso l’uomo, farneticando su presenze negative che avrebbero posseduto i suoi familiari. Ed è quello che ha ripetuto alle forze dell’ordine che sono andate a prenderlo: “Mia moglie e i miei figli erano posseduti da Satana”. In paese, questa famiglia era molto conosciuta ma nessuno poteva immaginare a un epilogo di questo tipo. Pare ci fossero problemi di soldi a casa Barreca ma, dice chi li conosceva, niente di diverso rispetto a tante altre famiglie in questo particolare periodo storico.
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