Tajani respinge nettamente il termine di “genocidio” per definire la risposta di Israele a Gaza. “Genocidio – spiega – significa avere una strategia per eliminare un popolo. Invece, quello di Israele è un attacco che sta provocando troppe vittime, ma non è un genocidio, non c’è una volontà di sterminare il popolo palestinese. Vogliamo uno Stato palestinese e sosteniamo l’Autorità palestinese – aggiunge – ma bisogna mettere fuori i terroristi. L’Anp deve avere una visione politica che porti alla pace. Anche in Libano bisogna trovare una soluzione, con un cristiano maronita come presidente
“Hamas è organizzazione terroristica peggiore della Gestapo e delle SS e Israele ha diritto di esistere e a difendersi. Ma la reazione deve essere proporzionata. Se è sproporzionata, fa l’interesse di Hamas, che ne vuole l’iisolamento. E’ necessario proteggere la popolazione civile, che non ha che fare con Hamas e che è usata come scudo umano”. Lo ha detto a Mattino Cinque il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che “la reazione di Israele è stata molto dura. Lanciamo un appello a rispettare la popolazione civile. Israele ha diritto di esistere, lavoriamo per una tregua e per la pace, così come per la liberazione immediata degli ostaggi”. (Adnkronos)