Botte, morsi e minacce al compagno: donna allontanata da casa

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Schiaffi, pugni, morsi, botte con il mattarello. Minacce di morte e umiliazioni continue, tali da sottoporre il compagno, con cui aveva avuto tre figli, a «un continuo stato di vessazione morale» e a riportare ferite e traumi in varie parti del corpo. Il tutto per ottenere continue somme di denaro e l’intestazione dell’assegno unico universale per i figli. C’è questo nell’ordinanza con cui la gip di Bari Valeria Isabella Valenzi ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento al compagno nei confronti di una 50enne residente a Castellana Grotte (Bari).

Le indagini, partite dopo la denuncia del convivente, hanno portato i carabinieri ad attivare immediatamente le procedure del codice rosso. L’uomo ha raccontato agli inquirenti di come, dopo la nascita dell’ultima figlia nel 2018 (nata, come la vittima avrebbe poi scoperto, dalla relazione con un altro uomo), la compagna, che da circa due anni frequentava una palestra di kick boxing, fosse diventata «sempre più aggressiva» – si legge nelle carte – con «continue aggressioni fisiche, ingiurie e minacce».

Alla base di queste aggressioni, appunto, continue richieste di denaro. «Se non mi dai i soldi stasera ti ammazzo», le avrebbe detto in un’occasione. Le violenze sarebbero andate avanti anche dopo la denuncia, presentata ai carabinieri ad agosto 2023, fino ai primi giorni di febbraio. In un’occasione, dopo un litigio per questioni economiche, la donna avrebbe minacciato il compagno di «autolesionarsi per poi presentarsi al pronto soccorso» e accusarlo falsamente: «Devo dire che mi sono sentita male e che il padre dei miei figli mi ha messo le mani addosso». Anche i figli, minorenni, avrebbero raccontato agli inquirenti delle violenze della madre nei confronti del padre.
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