Eʼ in sciopero della fame da tre settimane e non ha alcuna intenzione di interromperlo. Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva, interviene a Tgcom24 sullʼemergenza carceri
“Sovraffollamento, quasi un suicidio ogni due giorni da gennaio: siamo in emergenza come nel 2013, quando la Corte europea condannò lo Stato italiano. Allora nelle carceri italiane cʼerano 66mila detenuti, ora sono 61mila”.
Per Giachetti è inutile parlare in questa fase di costruire nuove carceri o usare locali come ex caserme per la detenzione. “Andrò avanti con lo sciopero della fame finché non avrà la certezza che in commissione Giustizia, verrà individuata una soluzione, la mia o un’altra”.
La proposta suggerita da Giachetti prevede la liberazione anticipata speciale, cioè uno sconto di pena pari a 75 giorni per ogni singolo semestre di pena espiata, anziché i 45 giorni previsti dalla liberazione anticipata disciplinata dall’articolo 54 della legge sull’ordinamento penitenziario.
“E’ già stata adottata ai tempi della condanna della Corte di Strasburgo e poi durante la pandemia di Covid – ricorda Giachetti –. Non è uno svuotacarceri. Se non va bene sia la maggioranza a indicare una soluzione, perché la situazione è drammatica”. tgcom24.mediaset.it