Procuratore: “Biden è anziano con problemi di memoria”

Biden

Per il procuratore speciale Robert Hur, Joe Biden conservò e divulgò volontariamente materiali altamente classificati quando era un privato cittadino, inclusi documenti sulla politica militare ed estera in Afghanistan e altre questioni sensibili di sicurezza nazionale

È la conclusione del rapporto di Hur che, pur criticando la gestione dei documenti da parte del presidente americano, ritiene che non debba essere incriminato. Contro questa decisione si è scagliato Donald Trump: “Questo caso ha dimostrato che il sistema giudiziario ha un doppio standard e i processi contro di me sono selettivi e incostituzionali”. Biden, da parte sua, si è difeso: “Ho collaborato con la giustizia, Trump invece ha mentito e non ha collaborato”.

Le accuse di Trump a Biden

“Il caso di Biden è cento volte diverso e più grave del mio”, ha attaccato l’ex presidente, in pista per la candidatura repubblicana alla Casa Bianca. Jason Miller, consulente di lunga data dell’ex presidente americano, ha puntato l’indice contro il rapporto pubblicato dal procuratore speciale, sostenendo che negli Stati Uniti esista “un doppio sistema di giustizia”. Un sistema che, da una parte, ha incriminato Trump per i documenti di Mar a-lago, mentre dall’altra ha “graziato” Biden per documenti classificati che aveva trattenuto a sua volta per anni, nonostante all’epoca non fosse nemmeno presidente.

Cosa dice il rapporto del procuratore Hur su Joe Biden

Il rapporto, di 388 pagine, è stato pubblicato giovedì dal procuratore speciale Roberto Hur e riconosce che Biden si appropriò “deliberatamente” di documenti classificati. Al contempo stabilisce tuttavia che il caso non meriti la formulazione di atti d’accusa nei confronti dell’attuale inquilino della Casa Bianca, definito nel documento “un anziano ben intenzionato che soffre di problemi di memoria”. A detta di Miller, però, il rapporto di Hur sarebbe a tutti gli effetti “un caso di interferenza elettorale”, in un momento in cui Trump, il più probabile avversario di Biden alle prossime elezioni, si è trovato nell’arco di pochi anni a doversi difendere da 91 capi d’imputazione penali in quattro Stati e incriminazioni da parte della giustizia federale.  tgcom24.mediaset.it