PADOVA, 30 GEN – La contesa di un campo di basket a Padova ha fatto scaturire una violenta rissa tra una ventina di giovani, con l’uso anche di tirapugni e spray al peperoncino, le cui indagini hanno portato ad indagare sette minorenni. Nel contrasto tra due opposti gruppi sono rimasti feriti tre giovani: un sedicenne che ha riportato la frattura del setto nasale e vari ematomi, un coetaneo invece ha riportato un trauma cranico e un terzo invece contusioni in varie parti del corpo.
L’accusa della Procura dei minorenni di Venezia è di rissa, porto illegale di armi (tirapugni e spray urticante). Una delle opposte fazioni aveva progettato di compiere una nuova spedizione punitiva, ma è stata intercettata e fermata dalla squadra Mobile.
Il fatto è avvenuto il 20 gennaio scorso. I due gruppi si sono prima affrontati in un’area giochi di piazza De Gasperi e poi le aggressioni sono proseguite dentro e fuori di un ritrovo per giovani. I minori sono stati individuati dai filmati da vari sistemi di video sorveglianza e i fatti sono stati confermati da testimoni tra cui le vittime i cui genitori hanno presentato denuncia. Lo scontro tra i due gruppi sarebbe scaturito da un conteso utilizzo di un campo da basket in piazza De Gasperi. Una sorta di sfida violenta che vedeva da una parte ragazzi italiani e dall’altra giovani italiani di seconda generazione, tutti tra i 15 e i 16 anni. E dopo quell’aspro contrasto in rete alcuni dei partecipanti aveva preannunciato altre ritorsioni.
La polizia che stava monitorando anche i social è intervenuta quando ha visto che uno degli indagati aveva dato vita ad una chat in cui si annunciava una nuova spedizione punitiva contro l’altro gruppo. La ‘mobile’, su disposizione dalla Procura per i Minorenni, ha fatto delle perquisizioni nelle varie abitazioni sequestrando ad alcuni degli indagati i telefoni cellulari, un manganello telescopico in metallo e altro materiale che è ancora al vaglio degli investigatori che stanno cercando di identificare gli altri partecipanti Il questore di Padova, Marco Odorisio, vista la gravità dei fatti ha attivato la Divisione Anticrimine. (ANSA)