Ragusa, tenta di rapire un neonato: arrestato straniero

carabinieri arresto

di Giovanni Fiorentino – Si sarebbe avvicinato ad una coppia, di soppiatto. Ed avrebbe tentato all’improvviso di strappare dalle braccia della madre il bimbo di pochi mesi che aveva con sè. Protagonista della vicenda che arriva da Ragusa è un giovane di 22 anni originario dell’Africa centrale, finito in manette con l’accusa di tentato rapimento. Stando a quel che riporta la stampa siciliana, l’episodio in questione si sarebbe concretizzato nei pressi del centro vaccinale di via Licitra. Secondo una prima ricostruzione, la donna aveva in braccio il neonato, mentre il marito stava spingendo il passeggino con la figlia di tre anni. Il ventiduenne straniero si sarebbe avvicinato al nucleo familiare in questione senza farsi notare più di tanto. E ad un certo punto, sempre in base a quanto ricostruito, si sarebbe avventato sulla donna tentando di rapire il bambino.

La madre del piccolo, seppur colta di sorpresa da quel gesto repentino e inaspettato, avrebbe agito d’istinto e sarebbe comunque riuscita ad opporre una resistenza efficace, trattenendo con sè il pargolo. E in suo soccorso è subito intervenuto il marito, supportato da alcuni passanti (i quali avevano a quanto pare assistito alla scena) e da due poliziotti del nucleo logistico che si trovavano in zona. Il peggio è quindi stato evitato, con i presenti che hanno nel frattempo provveduto ad allertare i carabinieri e a richiedere un intervento, dopo averli messi al corrente della situazione. Una volta giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno perciò proceduto al fermo del giovane straniero, il quale si troverebbe attualmente detenuto presso il carcere della città siciliana in attesa di determinazioni dell’autorità giudiziaria. Madre e figlio non hanno riportato ferite, per quanto la donna sia apparsa spaventata e in stato di choc a seguito di quanto avvenuto.

Non risulta poi alcun legame fra il ragazzo e i coniugi, stando se non altro ai primi accertamenti: la coppia non conosceva a quanto pare il ventiduenne e nessuno sarebbe dunque stato in grado di fornire una qualsiasi ipotesi capace di spiegare il motivo alla base dell’azione dell’arrestato. Saranno pertanto i carabinieri a dover rispondere alle domande rimaste in sospeso: i militari hanno raccolto le testimonianze dei presenti, con l’obiettivo di far luce sull’accaduto e ricostruire nei dettagli la dinamica dei fatti. Un episodio che ha oltretutto avuto ampia risonanza sul territorio siciliano, che promette di travalicare presto e in via definitiva i confini regionali. E nelle prossime ore potrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.
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