“Purtroppo è un plotone d’esecuzione contro chi ha governato nella stagione precedente, costruita per far male a me, a Giuseppe Conte e a Mario Draghi”
Il piano pandemico è uno strumento con cui un Paese si prepara a una potenziale pandemia; dire che c’è un piano pandemico di sinistra o di destra sinceramente mi fa paura. Il piano pandemico lo fanno gli scienziati, che devono capire quali sono gli strumenti migliori per affrontare una potenziale pandemia ed è giusto che al cambiare di un Governo non cambi le cose fondamentali. Parliamo di un tema molto discusso, i vaccini: il mio piano pandemico diceva i vaccini sono essenziali, così come questo. È giusto che sia così”.
Così Roberto Speranza ospite a Che tempo che fa sul Nove. Secondo l’ex ministro della Sanità “oggi parlare di cos’è accaduto ci serva molto ed è per questo che dopo una lunga riflessione ho scelto di pubblicare queste pagine (il libro ‘Perché guariremo. Dai giorni più duri a una nuova idea di salute’, ndr). Durante quella fase abbiamo detto mai più disinvestimenti sulla sanità, mai più tagli, mai più considerare il Servizio Sanitario Nazionale come una Cenerentola. Però oggi, a 4 anni di distanza, mi sembra che la lezione di quei giorni stia drammaticamente, tragicamente evaporando. È come se ci fosse una rimozione, per cui la Sanità torna in fondo alle priorità.
Era stato per alcuni mesi, per alcuni anni, un punto essenziale dell’agenda dei Governi, durante gli anni in cui sono stato Ministro eravamo riusciti a far crescere come non mai i soldi nella sanità ma non perché fossi più bravo ma perché la voce del ministro in quei giorni era più forte, come la voce del capo dei medici, del capo degli infermieri, degli assessori regionali. Purtroppo la mia paura è che, come si dice dalle mie parti, passato il santo passata la festa, ossia chiusasi l’emergenza facciamo finta che la sanità non sia più centrale”.
Tornando ai drammatici giorni del Covid ricorda: “Abbiamo avuto la sensazione durante il mese di febbraio 2020 che il quadro si stesse complicando molto. Avevamo un’esperienza precedente della Sars, che in Cina erano riusciti a bloccare un virus che aveva caratteri di similitudine con questo che stava arrivando. A un certo punto però abbiamo capito sulla nostra pelle, nel mese di febbraio, che questo sostanzialmente non stava avvenendo, quindi dovevamo prepararci a una risposta”. Una commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid? “Purtroppo è un plotone d’esecuzione contro chi ha governato nella stagione precedente, costruita per far male a me, a Giuseppe Conte e a Mario Draghi. Mi dispiace, perché un grande Paese non fa questo ma discute, il Covid, la pandemia, sono stati una cosa enorme, è giusto sedersi e discutere”. (22 gen – red)
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