Vicenza, scontri al corteo contro la presenza di Israele in Fiera: 5 denunciati

Vicenza, scontri al corteo contro la presenza di Israele in Fiera

Scontri e tensioni a Vicenza nel corso del corteo organizzato dai centri sociali per protestare contro la presenza di operatori di Israele alla Fiera VicenzaOro. La manifestazione, partita poco prima delle 11:20 con circa 500 partecipanti, ha deviato dal percorso stabilito cercando di avvicinarsi al quartiere fieristico. Qui c’è stato il contatto con le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, che hanno spinto indietro il corteo con una carica. I manifestanti hanno lanciato fumogeni e petardi e la polizia ha risposto con gli idranti. Sono in tutto cinque le persone denunciate dalla polizia. Nove gli agenti del Reparti mobili feriti: hanno riportato lacerazioni ed escoriazioni. Ferito anche un agente della Digos di Venezia.

Cinque persone denunciate dalla polizia

Cinque manifestanti, appartenenti ai centri sociali, sono stati identificati e denunciati dalla polizia. Le operazioni di investigazione proseguiranno anche nei prossimi giorni con l’analisi dei filmati della videosorveglianza.

Sindaco Vincenza: nessuna giustificazione agli scontri

“Non esiste giustificazione alcuna per le scene che abbiamo visto questa mattina in strada dell’Arsenale. Il diritto di manifestare è sacro e tutelato dalla Costituzione, ma chi scende in piazza con i bastoni e il viso coperto va contro l’eredità dei padri costituenti che hanno voluto scrivere quell’articolo dopo gli anni più bui della storia del nostro Paese”. Lo afferma in una nota il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, commentando gli scontri avvenuti stamane durante un corteo dei centri sociali.

“E non fa torto solamente – prosegue Possamai – a quelle righe della nostra Carta, ma fa anche male alla causa che dice di sostenere: è una contraddizione in termini chiedere la pace e il cessate il fuoco manifestando con violenza. Ottenendo tra l’altro l’effetto di allontanare ancora di più l’attenzione dal merito su quanto sta accadendo in Israele e in Palestina”.
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