“Putin non si accontenterà di poche conquiste”, Kiev chiede più armi

Mykhailo Podolyak

L’Ucraina chiede più armi agli alleati, passati quasi due anni dall’inizio dell’invasione russa. “In questa fase della guerra il problema è che non è distribuito in modo omogeneo il numero delle armi, dei droni, delle granate o dei colpi di artiglieria”, ha detto il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak, in un’intervista alla Bild, convinto della necessità di un rafforzamento al massimo delle difese dell’Ucraina con armi ad alta tecnologia.

Servono investimenti nella produzione militare, ha incalzato, citando “missili a lunga gittata, droni, granate o colpi di artiglieria” e insistendo su un “gran numero di armi”. “L’intera linea del fronte è di ben 1.300 chilometri – ha rimarcato Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky – e i combattimenti avvengono su 600-800 chilometri”. Podolyak ha parlato di una situazione definita difficile dal punto di vista militare perché non cala l’intensità degli scontri, anche se – ha detto – in un anno non si sono registrate avanzate significative della Russia.

“La Russia combatte in massa, è stata effettuata una mobilitazione segreta, molta forza lavoro è stata mandata al fronte, molti equipaggiamenti sono stati concentrati e va distrutto tutto”, ha detto, aggiungendo di ritenere che secondo le idee del leader russo Vladimir Putin la guerra dovrebbe andare avanti “fin quando non conquisterà l’intero territorio dell’Ucraina, non otterrà il dominio in Europa, conquisterà altri territori dello spazio post-sovietico”. “Nessuno – ha affermato – avvia una grande guerra dopo aver distrutto la sua reputazione e i rapporti se vuole accontentarsi di poco”. ADNKRONOS