18 gen. – Il primo ministro iracheno Mohamed Shia al-Sudani è tornato a chiedere, questa volta in un intervento da Davos, in Svizzera, dove è in corso il World Economic Fortum (Wef), alla coalizione internazionale anti-Isis a guida Usa di lasciare il suo Paese tra le crescenti tensioni regionali legate alla guerra tra Israele e Hamas. Il ritiro delle truppe statunitensi nell’ambito della coalizione internazionale anti-Isis a guida americana “è una necessità per la sicurezza e la stabilità dell’Iraq”.
“La fine della missione della coalizione internazionale è necessaria per la sicurezza e la stabilità dell’Iraq, ed è necessaria per mantenere relazioni bilaterali costruttive tra l’Iraq e i Paesi della coalizione internazionale”.”L’altro tema è che le giustificazioni per la loro presenza era di contrastare l’Isis. Oggi la situazione di sicurezza, secondo la testimonianza di tutti gli esperti in Iraq e anche dai nostri amici, è che l’Isis non rappresenta una minaccia per lo Stato iracheno. Attualmente ci sono dei gruppi individuali e persone che fuggono e si nascondono sulle montagne e nei deserti, e le forze di sicurezza danno loro la caccia e se ne occupano”, ha aggiunto.
“Abbiamo iniziato ad attuare un impegno che il governo ha presentato al Parlamento quando si è tenuto il voto sul governo e sul programma governativo. Il contenuto di questo impegno era che condurremo un dialogo con la coalizione internazionale per lavorare verso la fine dei loro doveri”, ha ricordato. (askanews)