Intelligenza artificiale, padre Benanti dopo incontro con Bill Gates: “pericolo enorme”

Padre Benanti

(adnkronos) – Incontro oggi tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Bill Gates. Il fondatore di Microsoft è arrivato a Palazzo Chigi per un colloquio durato circa un’ora. A una parte del confronto sull’intelligenza artificiale ha preso parte anche padre Paolo Benanti, presidente della commissione AI per il Dipartimento informazione ed editoria, nonché membro italiano del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite.

“Bill Gates da tecnologo ha soprattutto sottolineato i grandi vantaggi di ottimizzazione di alcuni processi che possono arrivare. Per quanto riguarda i rischi lui dice che l’importante è che siano le mani giuste, approcci differenti“, aggiunge.

(askanews) – “Sostanzialmente abbiamo, per quanto riguarda l’editoria e l’informazione, una macchina che crea storie plausibili. Noi sappiamo come esseri umani che tutta la vita non dipende solo dai nostri istinti, un gatto sa benissimo cosa mangiare e cosa non mangiare, mentre noi l’ultima volta che abbiamo visto quel fungo abbiamo avuto bisogno che qualcuno che lo conoscesse ci dicesse se era o meno edibile. Noi ci affidiamo sulle competenze che trasmettiamo come affidabili per conoscere il mondo”.

lo ha dichiarato a Senato Tv Paolo Benanti, presidente della commissione AI per l’informazione della Presidenza del Consiglio, teologo e professore presso la Pontificia Università Gregoriana e consigliere di Papa Francesco sui temi dell’intelligenza artificiale e dell’etica della tecnologia.

“È chiaro che se ora abbiamo dei nuovi strumenti che possono narrare cose molto plausibili sulla realtà, che non è detto che siano reali o facciano bene, questo per l’opinione pubblica e per il cittadino potrebbe essere un pericolo enorme. Abbiamo delle nuove macchine che possono hackerare quella cosa più preziosa che abbiamo, e cioé la società civile“, ha affermato Padre Benanti, che oggi ha partecipato a un’audizione in commissione di Vigilanza Rai.