Ucraina, arruolamenti di massa e reclutamenti forzati

Soldati ucraini

A poco più di un mese dal secondo anniversario di guerra, l’Ucraina resiste e vuole continuare a resistere all’invasore russo, senza compromessi su integrità e sovranità territoriali

Una volontà ostacolata però da molteplici fattori: il fallimento della controffensiva, la superiorità demografica e industriale della Russia, l’interruzione dell’assistenza militare Usa (che ora finirà sulle spalle degli altrettanto stanchi Stati Ue), il fattore tempo, le tensioni interne (soprattutto tra potere politico e potere militare, e dunque tra Zelensky e il generale Zaluzhny), il malcontento sociale per la legge marziale (che sospende le elezioni) e la mobilitazione generale.

Proprio su quest’ultimo punto, il presidente ucraino ha annunciato un disegno di legge che chiederà un ulteriore sacrificio ai suoi concittadini. Un progetto al momento in revisione ma che finirà nella Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, e che suona come un sinistro “arruolamento di massa”, con tanto di coscrizione internazionale all’estero e abbassamento dell’età militare. Una fonte “dissidente” ucraina ha svelato i contenuti principali del nuovo decreto sulla mobilitazione.

Corruzione per evitare il fronte

La realtà del terreno evidenzia tutte le carenze dello schieramento ucraino. Secondo gli analisti, occorrono circa mezzo milione di nuovi soldati per compensare morti e feriti. Per non parlare dei disertori e degli sbandati fuggiti oltre confine, con tutto un mondo di compagnie illegali e un sistema di corruzione che facilitano l’espatrio o la possibilità di evitare il fronte a prezzi esorbitanti.

La tensione sociale è alle stelle nei centri a ridosso del fronte caldo della guerra, con reclutatori che “accalappiano” giovani anche in strada, sotto gli occhi di chi ha già perduto il sonno per la paura delle bombe.  Ci sono testimonianze della fuga di uomini attraverso i fiumi e le montagne di confine verso Ovest. I rapporti e i filmati delle guardie di frontiera ucraine hanno segnalato un aumento del numero di tentativi di sfuggire alla mobilitazione, aggirando i posti di blocco o affrontando i controlli al checkpoint utilizzando documenti falsi. Da qui la direttiva per un rafforzamento dei controlli alle frontiere con gli Stati Ue. Il Servizio ucraino delle guardie di frontiera, citando il disegno di legge sulla mobilitazione non ancora adottato, ha avuto mandato di controllare scrupolosamente i documenti di tutti.
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