CAPRI, 17 GEN – Marxisti-leninisti a raccolta a Capri, domenica prossima, 21 gennaio, per celebrare i cento anni dalla morte del padre della rivoluzione russa davanti al monumento a lui dedicato, scolpito su lastre di marmo da Giacomo Manzù, nel 1968, su incarico dell’ambasciata sovietica in Italia. Un monumento che fu posto nella piazzetta sottostante Villa Blaesus, oggi hotel Villa Krupp, che ospitò lo scrittore russo Maksim Gor’kij e fu sede della famosa partita a scacchi proprio tra Lenin e Bogdanov con Gor’kij spettatore (un episodio ricostruito nel libro Scacco Allo Zar dell’attuale ministro alla Cultura, Gennaro Sangiuliano).
All’iniziativa di Capri, come scrive il Corriere del Mezzogiorno, sono stati chiamati a partecipare in particolare i marxisti-leninisti del sud. A partire dalle 11, ci saranno interventi, saluti e un videocollegamento con l’analoga manifestazione prevista in contemporanea a Cavriago, a Reggio Emilia, davanti a un altro monumento di Lenin, morto proprio il 21 gennaio 1924.
“Che brilli alta e splendente la stella di Lenin a Capri”, si legge nel manifesto del partito marxista-leninista italiano, che ha promosso l’iniziativa, con le cellule Vesuvio Rosso di Napoli e “Il Sol dell’Avvenir” dell’isola d’Ischia e l’adesione di vari partiti e movimenti: il Partito della Rifondazione Comunista e il Partito Comunista Italiano di Prato, la Confederazione delle Sinistre, Inventare il Futuro, la Città futura, Verde Ambiente Società, il Laboratorio politico Iskra, il Movimento 7 Novembre di Napoli. Lenin soggiornò due volte sull’Isola azzurra, nel 1908 e 1910, sempre invitato da Gor’kij, che ospitava anche diversi esuli russi, intellettuali e rivoluzionari, con l’obiettivo, sembra, di costituire una sorta di Scuola di capri per formare i nuovi teorici della rivoluzione. (ANSA)