Ci sono voluti 3 roghi tra il Tmb Salario e i 2 di Malagrotta, ma finalmente il Parlamento ha aperto gli occhi sulla gestione dei rifiuti romani
Al secondo “passaggio” a Malagrotta, sulle ceneri del 24 dicembre, la Commissione parlamentare sui rifiuti apre gli occhi e intima a Roma di realizzare impianti propri. A dirlo è Jacopo Morrone, della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo di rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari’ davanti proprio a Malagrotta:
“Il problema a grandi linee è duplice da un lato, c’è l’urgente messa in sicurezza definitiva dell’ex discarica per cui il Governo ha messo a disposizione 250 milioni per un progetto in via di attivazione affidato al commissario del Governo generale Giuseppe Vadalà. Dall’altro lato, c’è l’interruzione forzata dei due impianti TMB e più in generale i problemi collegati alla carenza impiantistica per lo smaltimento rifiuti di Roma con la loro conseguente costosa esportazione in altre regioni e all’estero”.
Il monito per Gualtieri
Da qui la conclusione di Morrone che vale come monito per il sindaco di Roma Gualtieri nella duplice veste di primo cittadino e commissario per il Giubileo che aveva promesso per il 2025 il termovalorizzatore: “Il turismo dei rifiuti’ deve assolutamente interrompersi. Per questo aspettiamo di ascoltare in commissione il sindaco di Roma Roberto Gualtieri anche nel suo ruolo di Commissario straordinario ai rifiuti per il Giubileo”.
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