Le trame degli eurocrati contro l’ipotesi Orban ai vertici UE

Patto UE migranti, Orban

Un effetto-domino, innescato dall’annuncio di dimissioni anticipate da parte di Charles Michel da presidente del Consiglio europeo. Passo indietro determinato dalla scelta di Michel di candidarsi alle nuove elezioni Europee. Dimissioni che, soprattutto, hanno scatenato il panico a Bruxelles: al suo posto, infatti, potrebbe planare Viktor Orban. Ragione per la quale alcune cancellerie e i burocrati di Bruxelles hanno iniziato a brigare pur di scongiurare l’ipotesi di vedere sul tetto della Ue il presidente sovranista dell’Ungheria.

Ed è in questo contesto che il Financial Times dà conto di alcune trattative che sarebbero già state avviate tra i vertici dell’Unione europea e Mario Draghi, ex premier italiano ed ex governatore della Bce. Un nome, quello di Draghi, che in queste ultime settimane si fa sempre più ricorrente.

Delle fonti diplomatiche europee hanno confermato al Financial Times che Draghi è indicato come uno dei principali candidati per il ruolo che verrà lasciato vacante da Michel, anche se non si può escludere che facciano capolino anche altri pretendenti. “Draghi è il tipo di figura a cui la gente troverà molto difficile dire di no se ci sarà un vero slancio a suo favore”, ha poi aggiunto Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali di Roma. E ancora, la Tocci ha chiosato: “È improbabile che lui dica di no se gli verrà chiesto seriamente”.

L’urgenza nel trovare un successore a Michel, che ha annunciato sabato scorso la sua candidatura al Parlamento europeo, come detto è in parte motivata dal regolamento interno dell’Ue che consentirebbero al primo ministro ungherese, Viktor Orban, di assumere l’incarico di presidente del Consiglio europeo dal primo luglio, quando inizierà il semestre europeo guidato da proprio da Budapest. www.liberoquotidiano.it