E-R, Minori e fascicoli arretrati – Castaldini (FI): «Al palo oltre 10mila casi in attesa di essere trattati, così ho chiesto alla Regione, visto anche il ruolo del Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza, che si faccia al più presto chiarezza perché in quei fascicoli c’è il destino di bambini e adolescenti che meritano tutta l’attenzione e la premura del caso»
Sono ben 10.106 i processi pendenti presso il tribunale dei minori di Bologna, per questo ho chiesto con urgenza alla Giunta Bonaccini se sia al corrente del numero dei procedimenti pendenti presso il tribunale dei minori di Bologna e quali riflessi abbia sulla vita dei minori interessati. A questo ho aggiunto una richiesta su quali siano le contromisure messe in atto, anche in merito alle autorizzazioni alle strutture di accoglienza, ai piani di zona dei servizi sociali.
Una questione quella dei piani di zona, abbastanza spinosa, lasciata irrisolta già dall’allora vicepresidente della Regione Elly Schlein, su cui avevo fatto notare ci fosse un certo bisogno di intervento per garantire un intervento massiccio e strutturato a favore delle diverse fragilità sociali del nostro territorio.
Adesso si aggiunge anche questa vicenda, per cui attraverso la stampa è emerso che presso il tribunale dei minori di Bologna sono in giacenza, al 30 giugno 2023, oltre diecimila procedimenti pendenti che riguardano baby gang, delinquenza minorile, abbandono degli studi, minori stranieri non accompagnati, minori orfani di violenza domestica, vittime di abusi, figli di alcolisti, figli di tossicodipendenti e tante altre casistiche. Tutte da attenzionare e con la massima scrupolosità, perché nel frattempo questi minori continuano a vivere la loro quotidianità, ma come?
Inoltre la questione bolognese va fotografata anche tenendo conto di altri aspetti, tra questi il fatto che contrariamente ad altri tribunali, in quello di Bologna il numero di giudici oggi in servizio è pari al massimo disponibile, quindi non sussiste un problema di carenza di personale e il magistrato attualmente in carica è entrato in servizio solo nel 2022, quindi la situazione fotografata è ascrivibile ad un rallentamento delle attività che affonda le radici molto indietro nel tempo.
Pur precisando che spesso il ritardo nei procedimenti si intreccia con una difficile gestione da parte dei servizi sociali, con alti procedimenti pendenti, da mancati affidamenti a cooperative o famiglie, resta importante il ruolo della Regione, ricordandoci che il Garante per l’infanzia e l’adolescenza tutela la piena attuazione dei diritti e degli interessi, sia individuali che collettivi, di bambini e ragazzi, e che le sue attività si concentrano in particolare nell’ambito dei servizi sociosanitari e scolastici, della giustizia minorile, della promozione, della salute, dello sport, del gioco e della partecipazione.
Ricordo alla politica e alla Giunta di questa Regione che in quei fascicoli arretrati, ad ogni modo, c’è il destino di oltre diecimila bambini e adolescenti.
Valentina Castaldini
Consigliere regionale e capogruppo Forza Italia Emilia-Romagna, coordinatore delle commissioni PNRR